Gaia tra finanziamenti e nuovi progetti , e ulteriori costi ai cittadini.
“Sembrerebbe che Gaia SPA abbia finalmente ottenuto il finanziamento tanto atteso dalle Banche 105 milioni di  €  ma chi li paga ?  con questo finanziamento il debito di GAIA spa ammonta a quasi 300 milioni   non è per caso che in questo modo si sia voluto agevolare l ingresso del privato approfittando del fatto che i debiti sono diventati troppi? La regione ha modificato l articolo 69 sul sistema idrico dando più potere per se e per AIT togliendo di fatto ogni potere decisionale ai sindaci al di fuori dell’assemblea  ,potendo cosi disporre come più piace alla politica e alle multinazionali del settore  idrico. Nella modifica della legge regionale 69 si trova anche lo stanziamento dei 152 milioni per l’autostrada dell’acqua , non potevano quei soldi essere usati per la sistemazione della rete iDrica che ha una dispersione da tubature obsolete  del 46 % ? ( 50,6% a Massa  )”
Lo scrive per il COMITATO ACQUA ALLA GOLA il presidente Alfonso Baldi. ” Con quei soldi non si poteva risolvere il problema del Tallio a Pietrasanta ? Non si potevano sistemare le tubature di Massarosa dove l’acqua continua ad arrivare nelle case piena di ossido di ferro , ma che gli interventi sulla rete sono slittati di nuovo fino al 2020 ? Con quei 152 Milioni non si potevano sostituire i circa 300 km di tubature in amianto cemento molto pericolose per la salute ? Con quei soldi non si poteva potenziare la rete fognaria di Camaiore invece di spendere 2 milioni per l’acido peracetico con il solo risultato di nuove chiusure di balneazioni e ile la sospensione della sperimentazione dopo il parere negativo dell ISS Istituto Superiore della Sanita e dopo avere buttato 2 milioni di € dei contribuenti.
Quei 152 milioni della regione avrebbero potuto fermare tutto questo invece no , si è preferito far prendere a  GAIA un finanziamento che la indebita fino al collo , far aumentare le tariffe ai cittadini che si troveranno cosi a pagare oltre tutto il resto il finanziamento alle banche e i 152 milioni e poi servire ai privati su un piatto d ‘argento una struttura che collega tutti bacini toscani e con una sola società il controllo di tutta l’acqua Toscana ,  e ai cittadini non resta che piangere ogni volta che arriva una bolletta. Per tutto questo chiederemo un confronto pubblico da tenersi a metà maggio con la dirigenza di GAIA e l’assessore regionale all’ambiente e al servizio idrico integrato Fratoni”.
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